LE STRUTTURE
Come si organizza la fede?

La fede
organizzata
“Mi sento sicuramente più vicino a un “sentire” immanentista o panteista della fede, distante da categorie, tradizioni o religioni”
Orlando Manfredi
La famiglia
cattolica
“Mia mamma andava a messa tutti i giorni, pur avendo cinque figli a cui badare. Mio padre passava sempre in chiesa prima o dopo il lavoro. La loro fiducia e costanza mi ha sempre colpito, spingendomi a cercare di capire”
Don Giuseppe Ponzoni
I pregiudizi
“Quello che bisogna eliminare sono i lacci che ci costringono, i pregiudizi, le sovrastrutture”
Luciana Capretti
Chiesa
e Vaticano
“Con la Chiesa sembra succedere quello che avviene con una madre, alla quale, nonostante se ne vedano i difetti, non si dice: “Non ti voglio più bene perché non sei la madre perfetta”
Paola Bignardi
Le organizzazioni
religiose
“È come in quel detto in cui il dito indica la luna: la religione è il dito, ma la luna è un'altra cosa, che è oltre il Cristianesimo, l'Islam, il Buddismo, l'Induismo”
Don Paolo Scquizzato
La comunità
“Non ho cominciato ad andare in Chiesa in conseguenza di una conquista solo mia. Altri mi hanno accompagnato, mi hanno indicato una strada in una dimensione comunitaria imprescindibile”
Stefano Semplici
Il dare nomi
alle cose
“Dio non può essere definito e tantomeno incasellato una volta per tutte, perché ha a che fare con la verità e la fecondità, non con la certezza”
Don Paolo Scquizzato
I riti
“La fede è fatta anche di riti, ma i riti portati all’esagerazione oscurano quello che credere significa davvero”
Avraham Hazan
Le scelte
Se abbiamo fede ma Dio non esiste avremo condotto una vita forse un po’ limitata, ma comunque piena di virtù e priva di vizi. Se non crediamo e Dio non esiste non arriveremo comunque a nessuna gioia particolare. Conviene vivere avendo fede”
Sumaia Abdirashid
"Ho qualche diffidenza nei confronti del trascendente, della metafisica. Non credo che il sacro vada cercato chissà dove: penso che sia qui, che sia un mistero che ci riguarda. E mi sento sicuramente più vicino a un “sentire” immanentista o panteista della fede, distante da categorie, tradizioni o religioni. Non sopporto, però, di dover dare dei nomi o connettere la fede a un certo Dio – anche nominare un Dio a discapito di un altro - di doverla tradurre in categorie e dottrine".
Orlando Manfredi, cantautore. In ricerca.
